Perle veneziane: cose che mi piacciono di Venezia
Prima o poi torneremo a viaggiare. Prima o poi tornerete a Venezia
Da poco tempo ho deciso di abitare in Terraferma, a qualche chilometro dalla laguna veneziana, in una cittadina di campagna dove sono nati mio padre e mio nonno, ma per quasi tutta la vita ho vissuto a Venezia e non escludo di tornarci.
Quindi posso dire di conoscere la città abbastanza bene.
Mi è sempre piaciuto esplorarla come se fossi in vacanza da foresta, scovare angoli sconosciuti ai più, e fare poi ricerche su libri che raccontano i luoghi a partire dai nomi storici delle calli e delle corti. E poi tornarci ancora e ancora, a caccia dei dettagli che mi erano sfuggiti.

Uno di questi scritti interessanti da leggere e rileggere è sicuramente “Le Curiosità Veneziane” di Giuseppe Tassini, un testo ottocentesco che narra in maniera avvincente i segreti che ogni angolo di Venezia custodisce da secoli, e che fa di questa città una vera macchina del tempo per chi sa guardare.
Ecco quindi tre delle mie “Perle Veneziane“ ovvero luoghi che ho nel cuore e consiglio anche a voi.
Perla #1
Corte Botera: vicino a San Giovanni e Paolo, nascosta dietro un cancello che se siete fortunati potreste trovare aperto, si apre una bella corte con architetture in stile veneto-bizantino che si dice essere stata d’ispirazione per la “Corte Sconta detta Arcana” citata nel fumetto di Hugo Pratt “Corto Maltese”.
Un luogo davvero magico, dove il tempo si è fermato e nel quale si deve entrare con discrezione, in punta di piedi quasi con il timore che vi scompaia davanti agli occhi, o di scomparire voi.




Perla #2
San Pietro di Castello: una vera e propria isola all’estremità dell’area di Castello e dell’ Arsenale di Venezia.
I due ponti che la collegano al resto del sestiere sembrano due passerelle che portano in un’altra dimensione. La Basilica dedicata a San Pietro è stata cattedrale del Patriarcato di Venezia fino al 1807.
Capite quindi bene l’importanza che aveva questo luogo ora tranquillo e silenzioso come pochi, ma che si anima in occasione della Festa intitolata al Santo a fine giugno.
Ma il bello è che, come testimoniato da alcune foto di fine Ottocento, qui lavoravano molte impiraresse, alcune attive fino a pochi anni fa. Divertitevi, se ci andrete, a ritrovare l’angolo raffigurato in questa bellissima foto d’epoca.




Perla #3
Il Mercato di Rialto




Non è certo defilato o difficile da trovare, ma è proprio per questo suo essere centrale che è considerato giustamente il cuore di Venezia.
Fin dai tempi antichi è stato il centro pulsante degli affari e dei commerci veneziani, si può dire che se una merce esisteva nel mondo conosciuto, si poteva trovare al Mercato di Rialto, e questa sua natura non è stata mai dimenticata dai veneziani che provano vera gioia a visitarlo per gli acquisti e sanno di avere offerta una qualità e varietà che non esiste altrove in città.
Anche se purtroppo negli ultimi anni il Mercato si è un poco impoverito per la diminuzione dei residenti e il turismo di massa che ha favorito altre attività. Ma vi si organizzano eventi e spettacoli, è un luogo di socialità, perfetto per incontrare gli amici, o per un allegro aperitivo a due.
Anche per i visitatori è il modo ideale per immergersi nell’atmosfera veneziana più genuina e ammirare il Canal Grande. I colori, le voci, gli odori: tutto ci trasporta nella cultura locale, basta osservare i veneziani scegliere un ortaggio o un pesce per capire cosa è giusto comprare in quella stagione. Se ci andate adesso troverete un tripudio di carciofo violetto dall’isola di Sant’Erasmo e le primizie che vengono da tutto il Veneto come gli asparagi di Bassano.
Tutto il movimento di maestranze e avventori che affollano il mercato ha fatto nascere molti locali nelle sue immediate vicinanze. Il mio preferito è la “Cantina Do Mori” .
Ma sono anche molte le botteghe che servono sia i veneziani che i visitatori e che rimandano al passato mercantile di Venezia, ad esempio, piena di spezie e di specialità nostrane ed esotiche, è la vetrina della storica Drogheria Mascari.
Insomma sembra di tornare al tempo delle mude veneziane, le carovane di navi che percorrevano i mari caricando spezie, aromi, vino e frutta secca.




Queste sono alcune delle mie perle tra le perle veneziane, e come quelle di vetro che infilo, sono testimonianze di una civiltà antica da preservare nella quale ci identifichiamo, e dalla quale traiamo ispirazione non solo noi veneziani ma tutta l’Umanità.
Se volete scoprire le perle di Venezia con l’aiuto di un professionista, vi consiglio:
- per visitare la città, scoprire i suoi monumenti e la sua arte, anche con i bambini, la bravissima guida Monica Gambarotto di Guided Tours In Venice
- per scoprire l’offerta eno-gastronomica veneziana e per imparare i trucchi e le ricette della cucina veneta, le simpatiche cuoche Arianna e Monica di Cook In Venice